SCOPRIRE E GESTIRE LE INTOLLERANZE ALIMENTARI
Ogni giorno sempre più persone sospettano di soffrire di un’intolleranza alimentare, occorre però capire bene di cosa si tratta.
La vera intolleranza alimentare non coinvolge il sistema immunitario bensì il metabolismo, come nel caso dell’intolleranza al lattosio. Le reazioni avverse agli alimenti vengono classificate in tossiche e non tossiche.
Le reazioni tossiche sono causate da sostanze nocive o tossine batteriche contenute negli alimenti. Tutte le altre reazioni avverse, dette non tossiche, vengono innescate da alcune proteine alimentari e possono essere sostenute da anticorpi di classe E (IgE), se in presenza di un’allergia alimentare di tipo immediato, oppure di classe G (IgG) se in presenza di una reazione ritardata (48-72 ore), data da un accumulo cronico di una sostanza che a lungo termine crea fastidio e disordine al nostro organismo, definita appunto intolleranza alimentare o allergia ritardata.
L’incidenza dell’allergia alimentare vera e propria risulta bassa nella popolazione adulta, coinvolgendo solo 1-2 %, mentre l’intolleranza alimentare mediata da anticorpi IgG è molto più frequente arrivando al 20 % della popolazione adulta.
Un eccessivo consumo di alcuni alimenti oppure un’ipersensibilità individuale o predisposizione costituzionale, possono causare disturbi e reazioni fisiche date da reazioni immunitarie mediate da IgG.
È proprio la reazione ritardata che crea difficoltà, sia al paziente che allo specialista, individuare quale sia l’alimento responsabile del malessere fisico. Ecco perché risulta importante rivolgersi ad uno specialista in nutrizione per scoprire ed affrontare al meglio le proprie intolleranze alimentari.
Di seguito sono schematizzate le molteplici cause di intolleranze alimentari.
Nel tempo sono stati elaborati numerosi test per diagnosticare le intolleranze alimentari, come ad esempio il VEGA Test, Test Bioelettronici, Kinesiologici e test citotossico, tutti definiti non convenzionali in quanto non assicurano i criteri di ripetibilità e riproducibilità per definirli affidabili e validi. Per questo motivo, c/o il mio studio, viene utilizzato un test che si basa sulla metodica di laboratorio ELISA, ampiamente verificata e validata e che assicura una ripetibilità decisamente elevata( quasi il 100%). Il test in questione è il TIAMI (Test Intolleranze Alimentari Metodo Immunoinzimatico), che si effettua con un piccolo prelievo di sangue capillare.
Di seguito i principali sintomi legati alle intolleranze alimentari